Umbruch im Freiland

Für die Hersteller von Freilandmontagesystemen hat der deutsche Markt an Bedeutung verloren. Dafür werden weltweit mehr große Solarparks gebaut. Den veränderten Gegebenheiten passen sich die Produzenten mit neuen Systemen und Kosteneinsparungen bei Material und Montage an.

Einen ganz anderen Weg geht der italienische Hersteller A+ Sun Systems. Das Start-Up-Unternehmen bietet seit Mitte 2012 ein Montagesystem an, bei dem die Module auf Stahldrähten liegen. Anlagen mit 500 kW Leistung seien bisher in Italien installiert worden, berichtet Marketing-Mitarbeiterin Alessia Moratti. Das Unternehmen kooperiert mit dem deutschen Systemanbieter Conergy und erweitert seinen Vertrieb derzeit nach Afrika, Europa und in den Fernen Osten. Weiterhin wird nun verstärkt versucht, in der Logistikkette einzusparen. Oberhauser zum Beispiel reduzierte die Kosten für den Transport, indem die Längen des Stahlsystems vereinheitlicht wurden. Auf diese Weise können die Profile platzsparender im Lkw oder Container untergebracht werden. Auch kürzere Montagezeiten sind nach wie vor ein Ziel. Hierfür wird zum Beispiel die Zahl der Einzelteile reduziert.

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A growing but volatile market

The German PV market has become less important for the manufacturers of open-land mounting systems. In other parts of the world, however, more large solar farms are being built. The equipment producers are reacting to the changing situation with new systems and savings in materials and assembly costs.

The Italian manufacturer A+ Sun Systems is taking a completely different route. Since the middle of 2012, the startup company has been offering a mounting system in which the modules are placed on steel wire. Systems with a capacity of 500 kW have so far been installed in Italy, reports Alessia Moratti of the Marketing Department. The company is working with the German systems supplier Conergy and is currently expanding its sales operations in Africa, Europe and the Far East.

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Ratcheting up competition

Mounting system industry: Competition among mounting system makers is inspiring more engineering efforts to drive down costs while generating better structures. Companies are pursuing multi-pronged strategies to survive.

Less metal, fewer parts

Among other recent design changes that embrace the trends of less metal and fewer parts, A+ Sun Systems’ SunNet design drastically cuts metal volume by utilizing wire rope for most of the structure of its ground or roof mount systems, lines of which can extend up to 200 meters. “The weight is only half of what a traditional metal frame system would be,” says Alberto Di Gaetano, the Managing Director of the company based in San Bonifacio, Italy. The company suggests that a pre-assembled 1 kW system can be installed in 40 minutes by two workers.

Niche market designs

A+ Sun Systems’ SunNet design also could be used in landfills or in very steep locations – like the side of a vertically-oriented silo or tank – where only the ends of the wire rope runs need to be secured to the ground, Di Gaetano points out.

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Reorientation

Italy: The phaseout of the renewable energy law and the prospect of tariffs on solar imports raised concerns in Italy. The visitors of Solarexpo had lots to talk about.

Milan was also a stage for product innovations. The Italian company A+ Sun Systems, for example, showcased their versatile and ultra-light SunNet mounting systems that use tensile structures and steel cables, making installation easier and faster while reducing turnkey system costs and expanding the scope of possible sites, including arched roofs, landfills and quarries.

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La tensostruttura solare

Installazione di impianto fotovoltaico su tetto senza zavorre e senza forature.

Pannelli sui cavi A Soave, in provincia di Verona, Conergy e A+ Sun Systems hanno installato un impianto sulla copertura di una fabbrica senza doverla forare e senza l’utilizzo di zavorre.

Installazione rapida

“Grazie a queste tensostrutture fotovoltaiche è possibile realizzare ovunque impianti fotovoltaici. Il fatto che non ci sia foratura del tetto ha permesso di lasciare inalterata la copertura e di evitare pericolose infiltrazioni. Inoltre la fase di installazione è molto rapida: la tensostruttura di 1 KW compresa di pannelli è stata installata in 40 minuti da due operatori”.

È vero che anche in caso di tifoni la sicurezza è garantita?

“Certo. Al contrario delle strutture zavorrate, questa installazione resta fissa al tetto anche in caso di vento forte grazie alla rete di cavi di acciaio ancorata saldamente ai bordi del tetto”.

Quali erano le principali esigenze del cliente?

“SunNet Roof è stata usata per soddisfare queste richieste: il tetto ha un limitato carico ammissibile quindi non zavorrabile; il cliente non voleva forare la copertura e pretendeva che il pannello fosse ben ventilato in modo da rendere al meglio; l’installatore voleva un’applicazione veloce e facile da installar e, infine, il cliente chiedeva anche una soluzione esteticamente bella, che seguisse il profilo leggermente ad arco del tetto”.

Ma è vero che non sono state usate zavorre?

La particolarità dell’installazione, che si estende su una superficie di 870 metri quadrati, è data dal sistema di supporto dei pannelli, denominato SunNet Roof e ideato da A+ Sun Systems: semplicemente fissato sulla copertura dello stabile senza necessità di forarlo, l’impianto non necessita di zavorre poiché poggia su una tensostruttura formata da cavi d’acciaio vincolati al perimetro del tetto; ad essi si agganciano i pannelli fotovoltaici che così formano insieme al sistema di montaggio un’unica struttura, leggera e resistente al vento (fi no a una velocità di 130 km orari).

La prima in Veneto

La tensostruttura per il sostegno dell’impianto fotovoltaico, prima realizzata in Veneto con queste caratteristiche, si è dimostrata la soluzione perfetta per le caratteristiche e i vantaggi apportati al progetto. La tensostruttura installata sul tetto piano della ditta scaligera, è composta da fi le di cavi di acciaio lunghe ciascuna 30 metri, con gli ancoraggi applicati solo sul bordo est ed ovest del tetto. Ci si chiederà: ma com’è possibile fissare questo “scheletro” senza forare il tetto? E’ proprio questo il vantaggio della tensostruttura in questione, che permette di eseguire il tutto con un solo foro di diametro 12 millimetri, posto al centro della copertura. In particolare, le caratteristiche strategicamente rilevanti della tensostruttura sono in primis l’assenza totale di zavorre, che consente alla stessa di essere leggera e facilitarne il trasporto; quindi l’assenza di forature nella copertura dei tetti, come espressamente richiesto dal cliente.

Peso contenuto

La sua leggerezza consente infatti l’installazione di impianti fotovoltaici anche su tetti con limitato carico statico, come nel caso della ditta Biondaro. Insomma, senza questa soluzione l’impianto non sarebbe potuto essere installato, e d’ora in avanti non necessita nemmeno di manutenzione.

Tensostrutture in cavi d’acciaio al servizio del fotovoltaico, per installare senza alcun problema qualsiasi tipo di impianto fotovoltaico senza limiti e in modo competitivo

Prosegue la sfida tecnologica per mettere a disposizione impianti fotovoltaici installabili ovunque e con meno difficoltà. Un esempio è la struttura progettata e realizzata in provincia di Verona da Conergy Italia in partnership con la società A+ Sun Systems, la quale utilizza un innovativo sistema di montaggio senza zavorra. Sulla copertura piana della fabbrica dell’azienda Biondaro Snc, situata a Soave, è stata montata una soluzione fotovoltaica da 20 kW di potenza di picco, composta da 82 moduli Conergy garantiti per 10 anni, modello PM235, in grado di produrre circa 23.000 kWh di energia all’anno. Il numero di famiglie che possono essere rifornite in media dalla stessa quantità di energia è pari a circa 6,5 unità. Attraverso la struttura fotovoltaica, installata in appena un giorno e mezzo di lavoro ed entrata in funzione lo scorso settembre 2012, l’impresa abbatterà anche il suo impatto ambientale, risparmiando oltre 10 tonnellate di emissioni di CO2 in atmosfera ogni anno.

Il montaggio

L’impianto fotovoltaico poggia dunque su cavi d’acciaio tirati e vincolati sul perimetro del tetto tramite ancoraggi che offrono un facile sistema di tesatura delle funi. I cavalletti, su cui sono morsettati i pannelli, sono quindi in appoggio sulla superficie di installazione e tengono i cavi d’acciaio all’altezza desiderata. I cavalletti di file contigue sono stati collegati rigidamente e i pannelli sono agganciati sopra le funi tramite speciali supporti che hanno velocizzato di molto l’installazione, per facilitare la quale SunNet Roof viene consegnata pre-assemblata con i cavi alla giusta lunghezza. Ecco spiegato il motivo per cui i tempi di realizzazione di questo impianto sono stati così rapidi: meno di due giorni. Neppure la presenza di un corposo strato di ghiaia sul tetto ha influenzato i tempi e le fasi operative dell’installazione, grazie al fatto che gli stessi cavalletti poggiano su supporti sollevati rispetto alla copertura. Questo sistema di montaggio ha soddisfatto il committente, in quanto ha permesso all’installatore di scegliere sia l’ottimale inclinazione dei pannelli, sia la necessaria ventilazione dei moduli, garantendo di conseguenza il massimo rendimento dell’impianto e quindi ragguardevoli guadagni aggiuntivi. “Grazie alla partnership con A+ Sun System”, ha affermato Giuseppe Sofia, amministratore delegato di Conergy, “abbiamo potuto ampliare una delle nostre linee di prodotto, le strutture di montaggio, che svolgono un ruolo fondamentale nell’installazione di un impianto fotovoltaico. Poter contare sull’innovazione e la flessibilità delle soluzioni del nostro partner, è per noi un’ulteriore punto di forza”.

LINK: www.apsunsys.com/files/apsunsys.com/2013-05_impianti_article.pdf

Da A+ Sun Systems e Conergy impianto da 20 kWp con tensostruttura

A+ Sun Systems ha realizzato, in collaborazione con Conergy, un impianto fotovoltaico da 20 kWp a Soave, in provincia di Verona, con la tensostruttura fotovoltaica SunNet Roof. Questo sistema di montaggio ha soddisfatto ampiamente tutte le richieste del committente, Biondaro s.n.c., in quanto ha permesso all’installatore di scegliere sia l’ottimale inclinazione dei pannelli sia la necessaria ventilazione dei moduli, garantendo di conseguenza il massimo rendimento dell’impianto. «Grazie alla partnership con A+ Sun System», ha afferma Giuseppe Sofia, amministratore delegato di Conergy, «abbiamo potuto ampliare una delle nostre linee di prodotto, le strutture di montaggio, che svolgono un ruolo fondamentale nell’installazione di un impianto fotovoltaico. Poter contare sull’innovazione e la flessibilità delle soluzioni del nostro partner, è per noi un’ulteriore punto di forza».

LINK: www.apsunsys.com/files/apsunsys.com/2013-01_b2b_article.pdf

Attenzione particolare alla struttura. Tensostrutture in cavi d’acciaio per installare impianti fotovoltaici senza limiti

Nella realizzazione di un impianto fotovoltaico la struttura di supporto ha una grandissima rilevanza, spesso è da lì che si parte per determinare se sia possibile o meno porre in essere l’impianto senza che l’investimento risulti essere anti-economico. Partendo da questo presupposto è nata A+ Sun Systems, una nuova realtà che vede tra i fondatori Alberto Di Gaetano con una lunga esperienza internazionale nel settore fotovoltaico. «L’idea è nata durante un viaggio di lavoro, l’abbiamo sviluppata, e in breve ne è seguita l’ingegnerizzazione e la produzione. – ha detto Di Gaetano – Il nostro obiettivo è progettare e fornire soluzioni innovative per i sistemi di montaggio diretti a superare i limiti applicativi e dare più opportunità ai clienti per installare un impianto fotovoltaico dove prima non era possibile. Il primo passo quindi è la progettazione, diretta a verificare l’economicità del progetto a cui facciamo seguire la fornitura delle tensostrutture per l’ impianto fotovoltaico che viene a sua volta progettato secondo le esigenze del cliente e la situazione in essere». Ma come funziona e quali sono le caratteristiche innovative di queste tensostrutture? «Il sistema che abbiamo brevettato – afferma l’ingegnere – si basa su cavi di acciaio che vengono tesati e ancorati ai lati est e ovest del tetto, senza alcuna foratura della copertura. L’impiego delle funi fa sì che non sia necessario l’utilizzo della zavorra rendendo l’intera tensostruttura fotovoltaica estremamente leggera e applicabile anche su tetti con limitato carico statico. Inoltre si tratta di un sistema dinamico che contrasta efficacemente il cosiddetto “effetto vela”: la fune, se sollecitata da una folata di vento, anche molto forte, reagisce e tira verso il basso senza però gravare sul tetto». La leggerezza e la semplicità della tensostruttura la rende estremamente versatile e idonea per molte superfici: «Il nostro sistema è applicabile su tutte le superfici, anche quelle dove, normalmente, installare un impianto fotovoltaico diventa non solo problematico, ma spesso anti-economico». Sui tetti a botte, per esempio. «In caso di presenza di lamiera grecata – dice ancora Di Gaetano – normalmente si tende a forare la lamiera, altrimenti, se siamo di fronte ad una guaina bituminosa, spesso si preferisce addirittura non fare l’impianto fotovoltaico perché troppo costoso o troppo invasivo. La nostra tensostruttura invece viene ancorata sul bordo e tutto il resto è in appoggio. Nel caso di tetti a cupolino invece, il pannello è a contatto e tangente al cupolino, la struttura è semplicemente appoggiata alle travi a Y e con i cavi posti nella parte posteriore, si ottiene la stabilità necessaria senza forare i cupolini e le travi a Y. Nel tetto piano infine gli ancoraggi vengono posti sul parapetto. In poche parole, noi sfruttiamo ciò che è già presente sul tetto e questo rende il sistema economicamente vantaggioso». Le caratteristiche delle tensostrutture le rendono idonee anche per gli ancoraggi di impianti fotovoltaici su cava e discariche: «Di solito le pareti delle cave non sono ritenute idonee per gli ancoraggi di un impianto fotovoltaico perché troppo inclinate. Il problema è superabile con il nostro sistema: le funi vengono ancorate a monte e a valle della cava, vengono distese e i pannelli appoggiati su cavalletti. Stesso discorso si può fare nelle discariche dismesse, siti che tra l’altro sono ben visti dal V conto energia. Qui siamo di fronte a 2 problemi: il primo è legato alla necessità di non dover forare la copertura della discarica, in questo caso noi ancoriamo le funi fuori dalla discarica; lasciando l’intera tensostruttura tutta in appoggio. Il secondo problema è dato dalla cattiva stabilità del terreno presente in discarica; quando, a causa della formazione del percolato, la superficie della discarica cede verso il basso, ecco che il nostro sistema, grazie alle funi, segue il profilo della copertura; inoltre, l’ancoraggio su ogni singolo pannello impedisce che questo si rompa. La struttura offre comunque la possibilità di essere ri-regolata, dato che consente di modificare l’altezza della singola gamba del cavalletto. Tutto il nostro sistema poi si caratterizza per la facilità e la rapidità di montaggio. Per velocizzare l’installazione infatti, le tensostrutture vengono consegnate preassemblate ed a misura pronte per essere solamente aperte come una fisarmonica ed ancorate».

Sistema SunNet Roof

è il più veloce da installare e adatto a impianti fotovoltaici su tetti piani e con limitato carico statico. La tensostruttura di 1kw compresa di pannelli, viene installata in 40 minuti da due operatori. Il sistema preassemblato con le funi a misura è costituito da 3 componenti: ancoraggi, struttura preassemblata, agganci per i pannelli. Viene montata con 3 passaggi: la disposizione degli ancoraggi, l’ apertura ed ancoraggio della struttura, l’ aggancio pannelli sulle funi. Le file di pannelli sono connesse tra loro rigidamente diventando un’unica stabile struttura. Le funi di acciaio assicurano il sistema contro forze del vento fino a 130 km/h senza alcuna zavorra, né forature della copertura. La struttura è ancorata sul bordo del tetto, lasciando inalterata la copertura ed evitando infiltrazioni d’acqua sul tetto. Con un peso di circa 2 kg/m², il sistema di montaggio consiste di robuste e leggere funi di acciaio. Al contrario delle strutture zavorrate, SunNet Roof con i pannelli resta fissa al tetto anche in caso di vento molto forte grazie alla rete di cavi di acciaio ancorata ai bordi del tetto e permette all’installatore di scegliere sia l’inclinazione ottimale dei pannelli che la loro necessaria ventilazione garantendo il massimo rendimento dai moduli fotovoltaici. Inoltre gli operatori che si occupano del sistema, installano contemporaneamente anche la linea vita che può essere impiegata sia per il montaggio dell’impianto fotovoltaico che per la sua futura manutenzione. Il sistema presenta inoltre il vantaggio dell’azzeramento dei costi di dismissione impianto: non c’è zavorra da smaltire (manodopera + trasporto + smaltimento), non ci sono opere edili per il ripristino del tetto, non c’è il ripristino guaina da fare. è facile da smaltire perché è tutta in acciaio. Per i tetti a botte l’ancoraggio avviene ai lati del tetto e per i tetti a cupolino non serve ricorrere alla perforazione dei cupolini, né al loro sollevamento. L’ancoraggio viene eseguito solo sui lati del tetto.

Sistema SunNet Ground

Fornita delle medesime caratteristiche di leggerezza e facilità di montaggio, permette l’installazione del sistema su qualsiasi profilo di terreno quali discariche, pareti di cave, vigneti e impianti a terra. Per un impianto su cava l’ancoraggio viene effettuato a monte ed a valle, in discarica, sito questo favorito dal V Conto Energia, invece l’ancoraggio avviene dal lato est al lato ovest dell’impianto.

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